mercoledì 17 giugno 2009

Forsterbräu

Ristorante Birreria
Corso Libertà, 90 39012 Merano (BZ)
Tel: +39 0473 236535 Web: http://www.forst.it/it/ristoranti-e-birrerie/forsterbraeu-merano.html Email: fb.meran@forst.it
Chiuso: martedì
Orario: dalle 1o:00 alle 24:00
Ferie: //
Coperti: 400
Prezzi: 20/25 euro a persona dal primo al dolce con birra
Carte di credito: le principali


Quando si passa un paio di giorni a Merano non si può fare a meno di provare almeno una birra nella famosa birreria Fosterbräu, che s’incontra nel cuore di questa incantevole località alto atesina adagiata sulla riva del gelido fiume Passirio, a pochi passi dai famosissimi portici, dalle terme e dai mercatini di Natale, insomma se siete in visita per la città non potrete non passarci davanti e davvero vale la pena entrare.

Quello che s’incontra all’interno è quanto di più tedesco si possa incontrare in Italia: ottima birra, cucina tipica e una convivialità, che non sempre ci si aspetta in questa parte d’Italia. Il legno regna su tutto all’interno del locale, rendendo l’atmosfera decisamente rustica, ma in modo elegante; in inverno il caldo ristoratore, che vi abbraccerà appena entrerete, sarà davvero molto ben accetto, mentre d’estate sarà piacevole sfruttare l’aria fresca del giardino retrostante dove vengono disposti i banconi di legno, mentre sorseggiate un’ottima birra a poco più di 3 euro.
Gastronomicamente parlando, i piatti proposti sono molti e davvero tutti appetitosi, io consiglio assolutamente dei classici: il tris di primi, i tipici canederli in brodo o lo stinco di maiale alla birra, che è davvero eccezionale e vi soddisferà dal primo all’ultimo morso; il tutto deve essere ovviamente annaffiato da abbondante birra e come accompagnamento ricordatevi di ordinare i famosi bretzel (pane intrecciato con sale grosso, da cui hanno preso vita i salatini), insieme a pane caldo tradizionale. Anche i dolci meritano una menzione, quindi lasciate un piccolo vuoto e preparatevi ad assaggiare meraviglie create con crema di vaniglia, gelato, frutti del bosco, i sapori tipici tirolesi, dove però anche il semplice strudel di mele saprà stupirvi.
A tutto questo non dimentichiamo di aggiungerci un rapporto qualità/prezzo davvero eccellente e che difficilmente supera le 30 euro a persona per una cena completa dal primo al dolce, direi davvero economico tenendo presente che siamo in una delle zone probabilmente più care d'Italia.
Nessuna originalità quindi, solo cucina tipica della zona, che io personalmente conosco molto bene e amo, posso quindi assicurare che quello che incontrerete, seppur in un certo senso banale, saprà regalarvi momenti culinari davvero piacevoli; certo se amate al cucina leggera o il semplice pomodoro&basilico, magari vi troverete un attimino in difficoltà, ma questa è la cultura gastronomica alto atesina e sono sicura che non ve ne pentirete.

Alla prossima ricerca del porcello contento!

martedì 9 giugno 2009

O Gato Negro

Trattoria
Calle Rúa da Raiña, s/n 15702 Santiago de Compostela
Tel: +34 981 583105
Chiuso: mercoledì in inverno
Orario: dalle 1o:00 alle 01:00
Ferie: //
Coperti: ai tavoli una trentina
Prezzi: razioni (generose) al di sotto dei 10 euro, le tapas intorno ai 2 euro circa
Carte di credito: //


Nelle viuzze strette del centro di Santiago de Compostela è possibile scorgere una porticina verde con al di sopra un’insegna di un gatto negro, che quasi sfigura accanto alle eleganti porte dei moltissimi ristoranti sorti intorno alla cattedrale, per offrire il meglio alle migliaia di turisti e pellegrini che invadono letteralmente la capitale galiciana. A vederlo da fuori questo locale sembra una semplice osteria, e anzi probabilmente mai verrebbe in mente di passare quella porta e sedersi a uno dei pochi tavoli presenti, zigzagando nel poco spazio che si ha a disposizione. Per una volta però sarebbe un errore fermarsi alla prima impressione.
L’eleganza non è certo il suo punto forte, e fin qui non si discute, ma in un ristorante si va principalmente per mangiare e al O Gato Negro non si può che rimanere soddisfatti, gastronomicamente parlando, sia che si decida di assaggiare le tapas al bancone, sia che si voglia provare le razioni intere a uno dei pochi tavoli presenti.

Il menù non è ricco, ma tutto quello che abbiamo assaggiato, nelle due sere che abbiamo mangiato qui, era davvero di ottima qualità; mentre le tapas variano durante il giorno stesso, il piccolo, ma interessante menù rimane sempre uguale dove prevale il pesce. Spiccano ovviamente i piatti della gastronomia locale come il famoso pulpo a la gallega, ossia il polipo bollito e servito su un letto di patate, il tutto condito con olio e paprika, e le empanadas, una sfoglia ripiena di carne o tonno e molta, e sottolineo molta, cipolla; anche piatti più internazionali però meritano un plauso, come i calamari alla romana, che mi hanno piacevolmente sorpreso e deliziato (e io ricordo che sono quasi esclusivamente carnivora).
Riuscire a trovare posto per poter mangiare però non è così facile, in quanto il locale è davvero molto conosciuto anche dalla gente del luogo, e spesso è così stracolmo che moltissimi si ritrovano a stare in piedi sulla porta con il piattino di tapas in mano! Il mio consiglio comunque è quello di perseverare fino a riuscire ad entrare (se provate ad andare un po' prima rispetto agli orari degli spagnoli sarà più facile), perchè la semplice cucina proposta incanterà anche i più diffidenti.

Infine, nota assolutamente di merito, è anche il conto, onesto, onestissimo che seppur mangiando tanto supera difficilmente i 20 euro a persona, il che, in una città prettamente turistica come Santiago e a pochi passi da plaza de Obradoiro, è un pregio non da poco!

Alla prossima ricerca del porcello contento!

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