martedì 21 settembre 2010

7 St.Georges tavern

Trattoria
Anthypolochagou Georgiou Savva, Yeroskepos, Paphos
Tel: +357 06 963176 - 655824 - 675173 Web: http://www.7stgeorgestavern.com/ email: info@7stgeorgestavern.com - 7st_geor@spidernet.net
Chiuso: //
Orario: //
Ferie: //
Coperti: almeno una cinquantina nella terrazza esterna (in estate è aperta solo quella)
Prezzi: 17 euro per il meze (menù intero di piccole portate) escluse bevande e dolci
Carte di credito: tutte

Cipro non mi ha attirato molto enogastronomicamente parlando, però come sempre c'è un'eccezione e questa eccezione è il 7 St. Georges Tavern.
Situata in un piccolo paese alle porte della turistica Paphos, questa taverna è quasi nascosta, come a voler rimanere il più lontano possibile dal turismo di massa che spopola in questa zona di Cipro. Ci abbiamo messo un po' a scovarla, chiedendo per ben tre volte indicazioni, e neppure passandoci davanti ci siamo accorti che sotto quelle viti c'era l'entrata del 7 St. Georges. Alla fine facendoci manovra proprio davanti siamo stati attirati dalla colorata insegna, per fortuna in tempo visto che avevamo già deciso di cercare altro e io avevo in mano la nostra fedelissima Lonely Planet per trovare un degno sostituto.


Entrando già si capisce che questo posto è differente: una casa vecchia in pietra, dal forte odore di formaggio, come fossimo in una latteria, insieme a molti libri e oggetti antichi ci hanno dato il benvenuto nella saletta d'ingresso. Camminando verso l'odore di cibo e il rumore di persone che mangiano, ci ritroviamo nella terrazza, o meglio, in quello spazio antistante la casa e coperto da una pergola di viti, dove ci sono i tavoli, un vasca in pietra, fiori e un sacco di gatti che sonnecchiano placidamente aspettando qualche bocconcino succulento.
Sembra un altro mondo.

Veniamo subito accolti da un ragazzo che ci fa sedere a un tavolo per due, vicino a quello che abbiamo poi scoperto essere George (e come poteva chiamarsi sennò?!) il padrone di casa, che subito ci chiede come siamo venuti a conoscenza del locale e se siamo italiani. Per tutto il pranzo sarà al nostro fianco, chiacchierando con noi del più o del meno e illustrandoci la sua filosofia culinaria: tutto homemade e assolutamente no chips!
Quello che ci viene proposto è il meze, il classico menú degustazione che si è solito mangiare a Cipro, tante piccole porzione di tutto un po' da condividere con gli altri, che al 7 St. Georges tavern è un vero percorso gastronomico che spazia da antipasti come yogurt al coriandolo, olive, ravanelli, formaggio e salumi, a piatti sostanziosi tutti di carne, il tutto innaffiato da un vino della casa che non è eccellente, ma ben accompagna i piatti semplici della tradizione cipriota che ci vengono proposti, e un pane casalingo con le uvette.
Ci viene spiegato che il meze si deve consumare con calma, non si deve aver fretta di terminare ed andarsene; noi ubbidiamo e tra una coccola ai gattini che gironzolano per la terrazza e una chiacchiera arriviamo fino alla fine senza colpo ferire!
Decidiamo di lanciarci anche sul dolce, anche questo compartito, e ci vengono portati due assaggi: uno di torta al limone con crema sempre al limone e uno di plumcake alla banana con salsa caramello. Dei dolci semplici, che probabilmente ogni brava mamma ha preparato una volta nella vita per i propri figli o consorti.
Ovviamente non possiamo dire di no a un caffè cipriota (solo Elia, io fuori dall'Italia non bevo mai caffè) e a un ouzo senza ghiaccio, per far scendere tutto il popò di roba che ci siamo fatti fuori.
Il bilancio finale è stato davvero di un'ottima mangiata, il cibo era decisamente homemade, l'intorno fantastico e la sensazione quella di essere quasi in famiglia, per come si viene coccolati dai camerieri (tutti ragazzi giovani che credo siano i figli di George) e dal proprietario stesso che vuole sempre fare una chiacchiera con chi pranza, ringraziando sempre per aver scelto il suo locale.
Il prezzo? 54 euro per entrambi (17 euro a testa per il meze, 4,50 euro i dolci più una bottiglia di vino, due di acqua e il digestivo), non economico, visto poi che Cipro non è carissima in questo senso, ma ne vale assolutamente la pena. Il ristorante (unico slow food dell'intera isola) vi rimarrà nel cuore senza dubbio alcuno, provare per credere!
Alla prossima ricerca del porcello contento!

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